INFINITO VIAGGIARE

Claudio Magris ne L’INFINITO VIAGGIARE, una raccolta di brevi memorie raccolte dallo scrittore tra l’81 e il 2004, riflette sul senso più profondo del viaggio. Non fuga dalla realtà, ma espressione esistenziale dell’uomo, Magris ritiene che non ci sia viaggio “senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi”.

Il grande intellettuale triestino, che ci condurrà dalla Mancia di Don Chisciotte alla Pietroburgo di Raskolnikov, dai castelli di Ludwig di Baviera alla scrivania di Arnold Schönberg, dal Grande Nord al Grande Sud, chiude l’illuminante prefazione, bussola indispensabile al lettore per immergersi nelle pagine del libro, con parole che chiariscono bene la sua concezione personale del viaggiare: “La letteratura è anche un trasloco (…). Talora è come se il viaggiatore riemergesse dal buco nero della propria personalità e restasse quasi sorpreso dalla direzione in cui lo portano i suoi passi rivelandogli patrie del cuore a lui prima ignote”.

Ma se memorie di viaggio sono state scritte sin da quando l’umanità ha cominciato a esplorare il mondo, è in epoca moderna che accanto al diario di viaggio si aggiunge un altro tipo di prodotto editoriale: la guida, che offre, insieme alla descrizione dei luoghi, anche informazioni di tipo pratico. Nel 1836, l’editore inglese John Murray pubblica l’Handbook for Travellers on the Continent e dà così il via alla prima collana mondiale di guide di viaggio che si afferma come un vero e proprio prototipo per le guide future.

Oggi il mercato delle guide turistiche, che nel post pandemia ha registrato una forte ripresa delle vendite a dispetto della concorrenza dei siti di viaggio, propone una grande varietà e tipologia di volumi e collane, alcune davvero eccentriche rispetto al modello tradizionale.

Le Guide Insolite delle edizioni Jonglez – la cui storia è indissolubilmente legata a quella del suo fondatore, il francese Thomas Jonglez, che dopo numerosi anni in una multinazionale trasformò la sua vocazione di viaggiatore in professione editoriale – scritte di proprio pugno dagli abitanti dei vari luoghi, hanno la capacità di svelare aspetti poco narrati e inconsueti delle città di cui trattano.

TORINO INSOLITA E SEGRETA, di Andrea Fabrizio, per esempio, ci invita a visitare del capoluogo piemontese la Real Chiesa di San Lorenzo che custodisce dipinti che appaiono solo agli equinozi, ad incantarci davanti al più antico vigneto “metropolitano” d’Italia e a stupirci di fronte a un condominio ottocentesco trasformato in un museo a cielo aperto.

È del 2018 la nascita di un progetto editoriale dell’editore Iperborea che si colloca a metà strada fra il libro e la rivista: approda in libreria il primo numero di The Passenger, dedicato – e non potevamo che aspettarcelo! – all’Islanda. Oggi la collana conta 24 titoli che spaziano dall’Irlanda alla Turchia, da Berlino a Milano. La novità di inizio 2023 è stata dedicata ai PAESI BALTICI, che da poco hanno festeggiato trent’anni di ritrovata indipendenza: Estonia, Lettonia e Lituania sono accomunate dallo sforzo per essere considerate europee, cosmopolite, occidentali, a dispetto della dolorosa, ma superata, sudditanza alla Russia. Freschissima di stampa è la seconda pubblicazione di quest’anno, MESSICO, che racconta il paese latino-americano nei suoi vari aspetti, dal narcotraffico alla religione con i suoi accenti sincretici, dalla tradizione mexica sopravvissuta alla conquista spagnola alla storia culinaria, alla cosiddetta fridolatria, che ha fatto di Frida Kahlo un vero e proprio oggetto di culto.

Anche Il Mulino, casa editrice bolognese blasonatissima, tra le più note nel campo della saggistica anche universitaria, si cimenta con le guide e dedica ai viaggiatori la collana Ritrovare l’Italia, un progetto editoriale controtendenza poiché contempla nei volumi la presenza di pochissime immagini, nessuna mappa stradale, né consigli su hotel, campeggi o ristoranti, ed è godibile anche da chi vuole mettersi in viaggio solo con la mente. La collana, nata nel 2014, vanta ormai più di 40 titoli, tutti a firma di rinomati studiosi, intellettuali o giornalisti, tra i quali citiamo, perché davvero insoliti e originali: ANDARE PER I LUOGHI DI ULISSE, di Maurizio Harari; ANDARE PER STADI, di Pierluigi Allotti; ANDARE PER I LUOGHI DEL CINEMA, di Oscar Iarussi; ANDARE PER TRENI E STAZIONI, di Enrico Menduni.

Infine, inaugura nel 2021 la collana dell’editore Giunti Guide per viaggiatori ispirati con un libro hard-cover illustrato dal grande fascino. LUOGHI LETTERARI, autrice l’inglese Sarah Baxter che per oltre dieci anni è stata editor della rivista “Wanderlust”, la Bibbia dei viaggiatori indipendenti, propone venticinque luoghi letterari che compaiono, quando addirittura non sono protagonisti, in alcuni dei migliori romanzi mai scritti: dalla brughiera dello Yorkshire di Cime tempestose di Emily Brontë alle tetre e frenetiche strade newyorkesi del Giovane Holden di J.D. Salinger, dalla Dublino di inizio XX secolo di James Joyce, che nell’Ulisse offre un’accurata ricostruzione geografica del percorso in città del protagonista, Leopold Bloom, alla Londra ottocentesca, splendida e miserabile in egual misura, che fa da teatro alle avventure di Oliver Twist di Charles Dickens. Sempre a firma Sarah Baxter compaiono nella collana un volume ispirato ai luoghi spirituali e un altro che ci porta alla scoperta dei luoghi più nascosti del mondo, mentre la scrittrice e artista britannica Susie Hodge propone ai viaggiatori ispirati un volume dedicato ai luoghi artistici.

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