SOSTENIBILITÀ. TUTTO QUELLO CHE SERVE C’È IN NATURA

Abbiamo passato qualche giorno in mezzo alle colline toscane, in visita alla healthcare company Aboca e alle sue edizioni. Ed è lì, circondati di bellezza e produttività, che abbiamo conosciuto una delle rare realtà imprenditoriali guidate dal principio di sostenibilità nella pratica quotidiana, un’azienda che misura il suo successo nella sua capacità di coniugare alla crescita economica equità sociale e rispetto dell’ambiente. Il primo libro che il viaggio ad Aboca ci ha ispirato a leggere e consigliare è un volume illustrato per ragazzi pubblicato nella collana Aboca Kids. IL FAVOLOSO MONDO DELLE PIANTE, del noto botanico Stefano Mancuso, spiega ai lettori in erba che «il mondo delle piante è pieno di storie straordinarie e misteriose: alberi più vecchi delle piramidi, mondi sotterranei ancora da esplorare, fiori che si travestono da vespe, supereroi vegetali senza cuore e senza cervello, pozioni per catturare la luce, l’albero horror della mezzanotte». Perché penetrare misteri e segreti della natura quando si è piccoli, significa imparare a rispettarla e ad amarla quando si è grandi.

Ma come possono gli adulti orientarsi tra le molte letture di tema ambientalista?

Ancora per le edizioni Aboca, in ECOLOGIA DEL DESIDERIO, il giornalista Antonio Cianciullo, che da oltre trent’anni si occupa di temi ambientali, offre un punto di vista fuori dal coro sulle istanze “verdi “. Secondo Cianciullo le sconfitte di molti movimenti ambientalisti sarebbero causate dal fatto che ci hanno dipinto uno scenario di futuro catastrofista e privo di speranza e hanno condito le loro proposte «con la spezia amara della rinuncia». Per questo, oggi, è indispensabile rendere la prospettiva ecologista, con i suoi formidabili contenuti, seduttiva, desiderabile, a portata di mano.

Anche lo scrittore e saggista americano di origine ebraica Jonathan Safran Foer in POSSIAMO SALVARE IL MONDO PRIMA DI CENA (Guanda) afferma che l’emergenza ambientale non è una storia facile da raccontare: non spaventa, non affascina, non coinvolge abbastanza. Così, Foer mette in campo tutte le sue risorse di scrittore per raccontare, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica che è anche «crisi della nostra capacità di credere», mescolando in modo originalissimo storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici rigorosi e suggestioni futuristiche. E, concretamente, che fare? Interrogato qualche tempo fa su questo libro che, pubblicato nel 2019, continua a esprimere grande significato, Foer ricorda che «tutti gli scienziati del clima concordano sul fatto che dobbiamo abbandonare il sistema alimentare che abbiamo e che è così dipendente dall’agricoltura animale (…). Sappiamo che ci sono tre attività ad alto impatto, che sono volare meno, guidare meno e mangiare meno. Mangiare meno prodotti animali».

L’economista, sociologo, attivista, saggista e magnate statunitense Jeremy Rifkin nel 2011 pubblica con Mondadori il volume LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE che si trasforma in un evergreen sulla sostenibilità. Rifkin individua, sul modello di internet, il futuro del regime energetico come “distribuito e collaborativo”, al contrario dell’attuale, centralizzato e gerarchico, e indica i passi necessari all’avvento di quella che denomina “Terza Rivoluzione”, che non coinvolgerà solo l’aspetto economico-energetico, ma anche quello culturale, responsabile di una futura e comune “coscienza biosferica”.

E a proposito di mutamento culturale indefettibile si pronuncia l’oncologo e ricercatore Silvio Garattini in PREVENZIONE È RIVOLUZIONE (Il Mulino), quando alla parola “prevenzione” attribuisce un significato che si estende alla lotta alle disuguaglianze, a cominciare da quelle economiche, alla cura dell’ambiente, al contrasto alla perdita di biodiversità, all’inquinamento, agli allevamenti intensivi.

Il tema dello sviluppo sostenibile è affrontato anche nel volume VIVERE PER QUALCOSA (Guanda), dialogo tra tre personaggi dal grande carisma: il mai abbastanza compianto scrittore cileno Luis Sepúlveda, il gastronomo e attivista Carlo Petrini e il politico uruguaiano, ex tupamaros ed ex presidente di Stato, José Mujica. Questo il presupposto fondamentale che accomuna i ragionamenti di Sepùlveda, Petrini e Mujica: se per l’essere umano è necessario vivere per qualcosa, quel qualcosa deve essere la ricerca della felicità. Ma non la felicità individuale, bensì quella collettiva, globale, che passa per il rispetto degli altri e dell’ambiente, prima ancora che di se stessi.

Infine, a dimostrazione del fatto che quando si entra in azione si può avere successo anche nei confronti di problematiche all’apparenza lontane e insormontabili, il libro CAMBIO ROTTA (Mondadori Electa) inanella esempi particolarmente virtuosi di sostenibilità. Così, incontriamo l’ex capostazione toscano che ha avuto l’idea di trasformare gli scarti dell’estrazione del marmo delle Alpi Apuane in mattoni ecologici e resistenti; le ragazze siciliane che hanno trasformato i sottoprodotti della lavorazione industriale degli agrumi in filati di qualità per l’alta moda; il gruppo di amici pugliesi che, dopo avere studiato e lavorato nel Nord Italia e all’estero, sono tornati al paese d’origine per farlo rivivere e rilanciare le produzioni agricole locali e molti altri.

Vai all’indice del Blog