AMORE, AMORI

Amore tormentato, amore a lieto fine, amore osteggiato, amore che fa scandalo, che offende i benpensanti, amore che sfida i vincoli sociali, amore disperato, amore irresoluto, di chi non sa scegliere tra due desideri, amore tradito, che tradisce, amore spregiudicato e libero, amore adolescenziale o maturo, amore consumistico o sublimato, carnale o platonico.

Non vi è alcun dubbio che, al di là della sua complessità e dell’ampiezza di usi e significati, l’amore sia elemento fondante della persona umana e del sistema sociale. Sostanza ricorrente nelle arti, pervade la letteratura dai suoi primordi all’oggi.

Tra l’Ottocento e il nuovo millennio possiamo addirittura azzardare dei raggruppamenti per tipologia di tessuto amoroso, e all’interno di quelli consigliarvi alcuni titoli.

AMORE E SCANDALO

ANNA KARENINA, di Lev Tolstoj, viene pubblicato per la prima volta nel 1877. L’aristocratica Anna, protagonista della storia, è moglie e madre inappuntabile finché, travolta dalla passione per l’affascinante conte Vronskij, oltrepassa il limite dell’adulterio e si ritrova isolata dall’alta società a cui appartiene. Sola e impazzita d’infelicità, disamata ormai dal conte, si uccide.

«Tu comprendi – disse – che questo non è un innamoramento. Sono stato innamorato ma non è questo. Questo non è un sentimento mio, ma è una forza esterna che si è impossessata di me».

MADAME BOVARY, di Gustave Flaubert, pubblicato a puntate sul giornale «La Revue de Paris» tra il 1° ottobre e il 15 dicembre 1856, viene attaccato dai pubblici inquirenti del Secondo Impero per immoralità e oscenità.

Emma Rouault, giovane, bella ragazza di campagna, ricolma delle romanticherie che trova nei romanzetti, disprezza il noioso marito, Charles Bovary. Avrà un primo amante, lo studente Léon Dupuis, e poi un secondo, il ricco proprietario terriero, Rodolphe Boulanger il quale, venendo meno alla promessa di una fuga insieme, la determinerà al suicidio.

«L’amore, pensava, doveva manifestarsi di colpo, esplosione di lampi e fulmini, uragano dei cieli che si abbatte sulla vita, la sconvolge, strappa via ogni resistenza come uno sciame di foglie e risucchia nell’abisso l’intiero cuore».

Ancora a proposito di tradimenti e scandalo, L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY di D.H. Lawrence, che vede la luce nel 1928, immediatamente tacciato di oscenità e messo al bando fino al 1960, finisce per diventare uno tra i romanzi più significativi del XX secolo. Nel libro lo scrittore inglese racconta l’intensa e appassionata relazione che la giovane e bella nobildonna Constance detta Connie intreccerà con il guardiacaccia della tenuta del marito disabile.

«Da solo era perso. Aveva bisogno della presenza di Connie, che lo persuadeva di essere vivo».

Anche LOLITA, di Vladimir Nabokov, scritto in inglese e pubblicato inizialmente a Parigi nel 1955 – solo dieci anni più tardi verrà tradotto in russo dallo stesso autore, suscita scandalo col racconto della passione di un uomo maturo, Humbert Humbert, per la dodicenne Dolores – chiamata in privato Lolita, con la quale intreccia una folle e spregiudicata relazione sessuale dopo esserne diventato il patrigno.

«Ed eccola lì, persa tra tutti, a rosicchiare una matita, detestata dai maestri, con gli occhi di tutti i ragazzi fissi sui capelli e sul collo, mia Lolita».

Ha un finale inaspettatamente quasi lieto la storia di ispirazione autobiografica tra Antonio Dorigo, affermato architetto quarantanovenne, e la minorenne, sfuggente prostituta Laide. In UN AMORE, opera eccentrica rispetto alla produzione letteraria di Dino Buzzati, il protagonista, Antonio, pur mantenendo un ruolo di sudditanza nei confronti della ragazza, troverà insieme a lei un certo equilibrio.

«Lui la amava per sé stessa, per quello che rappresentava di femmina, di capriccio, di giovinezza, di genuinità popolana, di malizia, di inverecondia, di sfrontatezza, di libertà, di mistero».

AMORE E TORMENTI

CIME TEMPESTOSE. L’imperituro romanzo di Emily Brontë, pubblicato sotto pseudonimo nel 1847 e accolto con tiepido entusiasmo, è forse il più sconvolgente racconto d’amore che sia mai stato scritto. Ambientato tra fine Settecento e inizi Ottocento nella brughiera inglese, denso di atmosfere gotiche, narra dell’amore tormentato e oscuro tra due anime inquiete e ribelli. Dice del suo amore per Heathcliff la giovane Catherine: «Lo amo perché è più me stessa di quanto lo sia io. Io sono Heathcliff».

È ricco di atmosfere gotiche anche il romanzo più famoso di un’altra delle sorelle Brontë, Charlotte. JANE EYRE, ambientato in epoca vittoriana, narra in prima persona le vicende dell’orfana divenuta istitutrice Jane e del suo amore per il sardonico e beffardo Edward Rochester, suo datore di lavoro. Jane è un’eroina anticonvenzionale, indipendente e libera, capace di superare avversità e obblighi sociali. Dice Rochester quando finalmente ritrova Jane ed è diventato quasi cieco: «Non posso vedere, ma bisogna che senta, altrimenti il mio cuore cesserà di battere, la testa mi scoppierà. Chiunque tu sia, lascia che ti tocchi, o morrò!».

TRIANGOLI EQUILATERI

JULES E JIM, di Henri-Pierre Roché, pubblicato nel 1953, racconta le esistenze bohémien degli amici Jules e Jim che si intrecciano in un triangolo amoroso con la giovane Kathe. François Truffaut, che ne fece un capolavoro cinematografico nel 1962, così lo definì: «È un inno alla vita e alla morte, una dimostrazione dell’impossibilità di qualunque combinazione amorosa al di fuori della coppia».

IL DOTTOR ŽIVAGO, dello scrittore e poeta russo Boris Pasternak, ripudiato in Unione Sovietica, viene pubblicato in anteprima mondiale in Italia da Feltrinelli nel 1957 e ottiene l’anno successivo il Nobel per la Letteratura. Ambientato tra la Prima guerra mondiale, la Rivoluzione russa del 1917 e la guerra civile russa, narra le vicende del medico e poeta Jurij Andreevič Živago diviso dall’amore per due donne: la moglie e cugina Tonja e l’infermiera Lara. Con queste parole il giovane medico si rivolge a Lara: «Credo che non ti amerei tanto se in te non ci fosse nulla da lamentare, nulla da rimpiangere. Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. La loro è una virtù spenta, di poco valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita».

TRIANGOLI SCALENI

PERSONE NORMALI, dell’irlandese Sally Rooney – pubblicato nel 2018, racconta l’amore delicato, complesso e struggente tra due millennials, Marianne e Connel, che nel corso degli anni della loro formazione si perdono, si fidanzano con altri, si ritrovano. I triangoli che di volta in volta formano si sciolgono nel ritorno alla coppia che resta però destinata ad un equilibrio sempre fragile ed effimero.

«Per tutti questi anni sono stati come due pianticelle che condividono lo stesso pezzo di terra, crescendo l’una vicino all’altra, contorcendosi per farsi spazio assumendo posizioni improbabili».

DE SENECTUTE

L’AMORE AI TEMPI DEL COLERA, del premio Nobel Gabriel García Márquez, pubblicato in lingua spagnola nel 1985 mostra come la vecchiaia non sia un segreto vergognoso, una verità da nascondere, negare o mistificare ma sia, al contrario, una possibilità unica per ripensarsi e generare nuove, fruttuose rappresentazioni di sé stessi e della vita. Quando, passati cinquantun anni, nove mesi e quattro giorni dal primo incontro il frutto dell’amore tra Florentino Ariza e Fermina Daza sarà finalmente maturo, l’ormai anziano signore dirà alla sua amata: «Sapevo che saresti stata troppo orgogliosa per tornare, così ho deciso di venire a prenderti».

LE NOSTRE ANIME DI NOTTE, di Kent Haruf, uno dei più grandi interpreti della letteratura americana contemporanea, ha anche ispirato l’omonimo film con Robert Redford e Jane Fonda del 2017. Il romanzo, dal linguaggio pulito, essenziale, eppure pieno di grazia, mette in scena il perbenismo della provincia americana capace di trasformare l’amore in scandalo, quando nasce in età matura. Ma la quotidianità nata tra Louis e Addie, la felicità che ne deriverà, fatta di elementi in disuso nell’oggi – attenzione e cura, coraggio, pazienza e tenerezza – si realizzerà a dispetto di tutto e tutti.

«Amo questo mondo fisico. Amo questa vita insieme a te. E il vento e la campagna. Il cortile, la ghiaia sul vialetto. L’erba. Le notti fresche. Stare a letto al buio a parlare con te».

LGBTQIA+

LA MORTE A VENEZIA, scritta nel 1912 dal Nobel per la Letteratura Thomas Mann, è una novella nota al grande pubblico grazie anche all’immensa trasposizione cinematografica che ne fece Luchino Visconti nel 1971. Come si definisce l’amore in questo racconto? Cosa spinge il famoso scrittore Gustav von Aschenbach ad innamorarsi del giovane Tadzio? E, soprattutto, come sintetizzare la relazione tra i due protagonisti del libro? Forse è possibile solo attraverso le parole dello stesso Mann: «Nulla esiste di più singolare, di più scabroso, che il rapporto fra persone che si conoscano solo attraverso lo sguardo… Tra loro si forma un fluido d’inquietudine e di curiosità esacerbata, un isterico bisogno, inappagato o innaturalmente represso, di conoscenza e di mutuo scambio, e soprattutto, infine, una sorta di ansioso riguardo: poiché l’uomo ama l’uomo e lo onora finché non è in grado di giudicarlo; e dall’incompleto conoscersi nasce il desiderio».

CHIAMAMI COL TUO NOME, romanzo d’esordio dello scrittore statunitense André Aciman, trasposto al cinema nel 2017 con la regia di Luca Guadagnino, racconta la storia d’amore che sboccia improvvisa e potente tra due adolescenti, Elio e Oliver, il secondo studente newyorkese ospite nella villa in Riviera dei genitori di Elio. Impreparati, i due ragazzi in principio si ignorano ma, durante le inquiete settimane estive che seguono, implacabili correnti romperanno gli argini. Ne nascerà una storia d’amore di sole sei settimane che li segnerà per tutta la vita.

«Ogni cellula del mio corpo crede che ogni cellula del tuo non debba morire, mai, ma se proprio deve, che muoia allora dentro il mio corpo».

RAGAZZA, DONNA, ALTRO, di Bernardine Evaristo, scrittrice britannica di origine nigeriana, vincitrice del Booker Prize nel 2019 proprio con questo romanzo, è un coro a dodici voci. Dodici donne etero e gay, nere e di sangue misto, giovani e anziane, impiegate nella finanza o in un’impresa di pulizie, artiste o insegnanti, matriarche di campagna o attiviste transgender raccontano le loro esistenze trascorse in Inghilterra, dai primi del ‘900 agli anni 2000.

«…era in parte etiope, in parte afroamericana, in parte del Malawi e in parte inglese, che a suddividerla così suonava strano, perché di base era semplicemente un essere umano tutto intero».

Non possiamo che concludere questa carrellata con un omaggio al genere letterario che per eccellenza sa parlare d’amore: la POESIA.

NON A TE, NUDO AMORE, fresca di stampa, è un’antologia di poesie scelte dal grecista, traduttore e editore Nicola Crocetti insieme al noto psicanalista Massimo Recalcati. Tutte e cento le poesie raccolte attraversano il tempo per penetrare il mistero dell’amore. Perché, «come diceva Novalis, solo i poeti possono provare a dire il mistero indicibile dell’amore, perché la poesia stessa, come l’amore, non può essere ridotta a nessun formulario».

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