Con L’antico amore (Mondadori), Maurizio De Giovanni firma un romanzo che intreccia passato e presente, raccontando storie che si rispecchiano l’una nell’altra attraverso i secoli. Un giovane poeta latino, un professore di letteratura in crisi e un uomo anziano i cui gesti sembrano incomprensibili agli occhi del mondo: tre uomini, tre epoche diverse, un solo filo conduttore. L’amore, con la sua forza travolgente, la sua capacità di annullare il tempo e la sua inesorabile illusione, li attraversa e li definisce. Durante l’intervista rilasciata a Fastbook, disponibile su Facebook, De Giovanni ha raccontato come il tempo giochi un ruolo centrale nella sua narrazione, modellando i personaggi e le loro emozioni.
Il tempo come filo conduttore della narrazione
“Il tempo è una materia che plasmo con la conoscenza”, ha spiegato De Giovanni. In L’antico amore, il tempo non è solo un elemento di ambientazione, ma un protagonista silenzioso che avvolge le vite dei personaggi e ne determina il destino. L’idea del romanzo è nata da un episodio osservato per caso: un uomo anziano, seduto in un caffè, leggeva con estrema intensità Il Canzoniere di Catullo, lasciandosi attraversare da emozioni fortissime, come se rivivesse sulla pelle ogni parola del poeta latino. Questa scena ha acceso in De Giovanni una riflessione su come l’amore possa essere ossessione, illusione e, talvolta, condanna, indipendentemente dall’età o dall’epoca in cui lo si vive.
Amore e giustizia: due forze inconciliabili?
L’amore, in questo romanzo, viene esplorato nelle sue molteplici sfaccettature: è un fiume che nasce da una sorgente limpida, si fa impetuoso nelle rapide della passione e, talvolta, finisce per stagnare in una palude. Ma può esistere giustizia nell’amore? “L’amore non ha regole, non ha morale. È egoismo e altruismo insieme, una forza che travolge e lascia macerie”, dice De Giovanni. Più che offrire risposte, il romanzo invita il lettore a interrogarsi sulla natura stessa di questo sentimento.

Un racconto d’amore attraverso tre voci maschili
Un aspetto insolito di L’antico amore è la scelta di affidare il racconto dell’amore a tre personaggi maschili, ognuno alle prese con una propria visione del sentimento. Spesso, nelle narrazioni, l’amore è raccontato attraverso gli occhi delle donne, mentre in questo romanzo la prospettiva maschile viene esplorata in tutta la sua complessità. Il poeta latino vive un amore assoluto e impetuoso, il professore universitario si trova a un bivio tra il desiderio e le responsabilità, mentre l’anziano protagonista si confronta con la memoria di un sentimento che non si è mai spento. Tre uomini, tre epoche, tre declinazioni dell’amore che mostrano come il sentimento possa essere ossessione, conforto, ma anche inganno.
La letteratura come testimone eterna dell’amore
Il cuore del romanzo ruota attorno a Catullo, poeta d’amore per eccellenza. De Giovanni ricorda come il Canzoniere sia stato censurato per secoli e riscoperto solo in epoca moderna, segno di quanto l’amore sia un tema universale e senza tempo. “Chi prova amore, in qualsiasi epoca, sente le stesse cose. Il sentimento è immortale, chi lo vive muore e rinasce in continuazione.”
Una deviazione dal tema: le librerie indipendenti
Nel corso della conversazione, De Giovanni ha sottolineato la sua ferma posizione a favore delle librerie indipendenti: “Io non metto mai link di acquisto online sui miei canali. Il lettore deve vivere l’esperienza della libreria, perdersi tra i libri, ascoltare chi ne parla, farsi consigliare.” Per lui, il libraio indipendente è una figura essenziale, un “medico dell’anima” capace di indirizzare il lettore verso storie che non sapeva di cercare.
Un successo che mette alla prova
Il libro ha debuttato in vetta alla classifica della narrativa italiana, ma per l’autore questo successo è accompagnato da un senso di responsabilità: “La gente l’ha comprato sulla fiducia. E se deludo?”. Una riflessione che evidenzia quanto il rapporto con i lettori sia, per lui, la vera misura del valore di un libro.
Con L’antico amore, Maurizio De Giovanni regala ai lettori un romanzo intenso, in cui la passione si fa scrittura e il tempo diventa lo specchio in cui riflettersi. Un libro da vivere, come un amore destinato a lasciare il segno.