SI RIPARTE ALLA GRANDE!

Nell’elenco dei tradizionali buoni propositi per l’anno nuovo, la voce “dedicare più tempo alla lettura” questa volta non poteva trovare miglior fortuna. Il mese di gennaio, infatti, assiste all’uscita di grandi titoli, adatti ai palati più diversi.

Si parte in maniera letteralmente “principesca”, con l’autobiografia di Harry, duca di Sussex, che in SpareIl minore, racconta la sua storia con cruda e feroce onestà. Nonostante esista una tassativa data di uscita mondiale, il 10 gennaio, pare in Spagna sia stato distribuito per errore fin dal 5. Così, molte dichiarazioni contenute nel consistente tomo (540 pagine dense di analisi e confessioni), sono già trapelate. E rivelano fatti, privati e pubblici, che hanno scosso sia la Corte inglese che l’opinione pubblica: dagli scontri non solo verbali ma anche fisici tra i fratelli Harry e William, alle liti delle rispettive consorti, fino alle esternazioni su delicatissimi scenari internazionali. Harry avrebbe infatti ammesso di aver ucciso almeno 25 talebani, in Afghanistan, senza alcun rimorso, ritenendoli semplici « pezzi su una scacchiera».

In Spagna ci conduce anche la madre letteraria dell’amatissima ispettrice di polizia barcellonese Petra Delicado, Alicia Giménez-Bartlett, in libreria dal 10 gennaio con un giallo e due protagoniste nuove di zecca. Ne La presidente incontriamo Berta e Marta Miralles, due sorelle giovanissime e molto diverse tra loro che, appena uscite dall’Accademia di Polizia di Spagna, si ritrovano a indagare sul caffè al cianuro che ha avvelenato l’amata, odiata e potentissima presidente della Comunità Valenciana. I due nuovi personaggi, nel contesto di una scrittura intrisa di humor e intelligente ironia, tornano a fronteggiare lo stereotipo del detective tradizionale. E vincono la sfida.

L’ultimo uomo bianco, di Mohsin Hamid, nato in Pakistan e vissuto successivamente tra Stati Uniti e Gran Bretagna, già autore de Il fondamentalista riluttante e di Exit West, in uscita il 10 gennaio, si ispira, in prima battuta, al personaggio immaginario di Gregor Samsa, protagonista del racconto La metamorfosi di Franz Kafka. Anders, personal trainer in un’anonima palestra di una città indefinita, si sveglia e scopre di essere diventato di un innegabile marrone scuro. Quel che Anders ancora non sa, è che lui è solo il primo essere umano a cui è toccata una trasformazione che sta prendendo piede ovunque: tutte le persone bianche stanno diventando scure. La tensione sociale è destinata a crescere, a sfociare in risse, sparatorie, suicidi e sommosse, finché «l’ultimo uomo bianco» non verrà sepolto e la bianchezza non sarà che un ricordo.

Gennaio segna anche il ritorno, attesissimo, di Niccolò Ammaniti, dopo quasi otto lunghi anni di assenza – Anna, il suo ultimo lavoro, è del 2015. La vita intima, in uscita il 17, è una commedia “sociale” nera che esplora, tra ossessioni, manie e desideri reconditi, i meandri della mente di Maria Cristina Palma, donna dalle perfette apparenze borghesi. Le dita di Ammaniti battono sulla tastiera, mentre uno dei suoi cani lo guarda interessato. «Su steli di grissino sono avvolti petali di prosciutto, lonza, salame, speck, e grappoli di salsiccette. Il salame si scioglie sprigionando il gusto di finocchio…». Così, con malinconica e dissacratoria ironia, lo scrittore romano annuncia in un video la pubblicazione del suo romanzo.

Stessa data di uscita per il nuovo lavoro di Daniele Mencarelli, già Premio Strega Giovani con il romanzo Tutto chiede salvezza, dal quale la fortunata serie Netflix. Queste le parole con cui lo scrittore e poeta introduce Fame d’aria: «Si tratta un romanzo adulto e se vogliamo anche molto politico, molto attuale: tocca un tema di cui quasi nessuno parla, quello della povertà. Un argomento rimosso, non più di moda, nel libro connesso a quello della disabilità infantile. Cerco di essere testimone di quest’epoca, di raccontarla in maniera non banale. Più che scrittore o intellettuale, termini che non amo, mi definisco “osservatore”: un uomo che guarda il presente stando a guardia, lo descrive e non si fa dettare i temi da nessuno».

Lo scrittore Sandro Veronesi e il regista cinematografico Edoardo De Angelis uniscono le loro forze e scrivono a quattro mani il romanzo, in libreria dal 25 gennaio, Il Comandante, che sarà anche un film in uscita entro quest’anno. Il Comandante ripercorre, in una storia di resistenza e umanità, le vicende di Salvatore Todaro, un ufficiale della Regia Marina italiana che, durante la Seconda guerra mondiale, disobbedisce agli ordini tedeschi e salva i nemici appena affondati col suo sommergibile.

Chiude degnamente il mese Mi limitavo ad amare te della scrittrice Rosella Postorino, Campiello 2018 con Le assaggiatrici, in uscita il 31. Ispirato ad una storia vera, il romanzo racconta le vicende di Omar, Nada e Danilo, che nel 1992, tra Sarajevo e l’Italia, stringono un’amicizia intensa e irrinunciabile. I tre ragazzi, i cui destini sembrano irrimediabilmente compromessi dalla guerra, finiranno per trovare l’un nell’altro una possibile salvezza e redenzione.

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