• Uomo visto di spalle che guarda gli scaffali pieni di libri all'interno di una libreria

Libreria, istruzioni per l’uso

Piccolo galateo affettuoso per chi ama entrare in libreria

Chi ama leggere, di solito, ama anche le librerie.
Entra in punta di piedi, annusa l’odore della carta, si lascia affascinare dalle copertine come da una parete di opere d’arte. A volte si aggira curioso, a volte ha una meta precisa. Ma non sempre — e non per colpa sua — il lettore immagina davvero che cosa succede dietro al banco: tra ordini, rese, consigli e cataloghi da decifrare.

Questo articolo nasce dallo scambio quotidiano con tanti librai e libraie, dalla voglia di restituire uno sguardo su ciò che accade dall’altra parte. Non per insegnare nulla, ma per condividere qualche piccola rivelazione. Con affetto.

Libraio che controlla su un computer la presenza di un titolo probabilmente richiesto da qualche cliente (illustrazione)

“Ce l’avete?” non è una domanda semplice

La domanda più frequente in libreria è anche la più complessa.
Perché “ce l’avete?” implica un controllo mentale di migliaia di titoli, oppure la consultazione (in velocità) di un gestionale aggiornato, che a volte può dare esiti ambigui: “il libro non è presente, ma è in prenotazione”, “è esaurito ma in riassortimento”, “è ordinabile ma con tempi lunghi”. Oppure, più semplicemente, “non è disponibile da nessuna parte, almeno per ora”.

Il libraio non fa il mago: fa del suo meglio per aiutarti, anche quando il sistema non dà certezze assolute. E ogni volta che riesce a procurarti il titolo che cercavi, un po’ di quella magia succede davvero.

“Lo vedevo sempre qui…”

Gli scaffali non sono fissi. I libri girano, si muovono, tornano, spariscono.
A volte si vendono in fretta e vanno riassortiti. A volte, dopo tempo, finiscono in resa. Più spesso ancora vengono spostati per fare spazio alle ultime novità o ad altre proposte tematiche.

Persone che girano in libreria, alcune con un libro in mano intente a sfogliarlo (illustrazione)

E così, il romanzo che stava lì da tempo, improvvisamente non c’è più. Oppure c’è, ma altrove: due mensole più in là, in una nuova selezione o in un’esposizione di stagione.
Se un libro non è più dove l’avevi visto, non è detto che sia “scomparso”: ha solo cambiato posizione. E se chiedi con fiducia, probabilmente lo troverai.

ragazza e ragazzo che interagiscono sorridenti all'interno di una libreria (illustrazione)

“Ma online costa meno…”

Eh già. È vero. Ma la libreria ti dà qualcosa che nessun algoritmo potrà offrirti: una relazione vera, un consiglio mirato, un posto fisico in cui scoprire, sfogliare, parlare.
Comprare un libro in libreria vuol dire sostenere quel presidio. Vuol dire scegliere di investire nel tessuto culturale della propria città, in un luogo dove si coltivano parole, incontri, passioni. Non è solo una questione di prezzo: è una questione di valore. Di esperienza. Di tempo condiviso.

“Arriva domani, vero?”

Non sempre.
Dipende da tante variabili: dalla disponibilità presso il distributore o il grossista, dalla casa editrice, dai tempi di riassortimento, dalla modalità con cui viene effettuato l’ordine.

Alcune librerie si riforniscono in modo diretto, altre passano da un circuito intermedio. In ogni caso, il libraio non ha la bacchetta magica, ma farà il possibile per accorciare i tempi, aggiornarti e farti sapere quando potrai finalmente avere tra le mani il libro desiderato.

E spesso, quando arriva, è accompagnato da un sorriso, un “te l’ho tenuto da parte” e magari anche un consiglio sul prossimo titolo da leggere,

Cliente alla cassa di una libreria che porge alla libraia che le sorride i soldi per pagare un libro acquistato (illustrazione)

“Vorrei qualcosa di bello”

Bellissimo, sì. Ma… bello come?
Commovente? Ironico? Che faccia piangere o che faccia pensare? Ambientato ai giorni nostri o in un’altra epoca?

La richiesta vaga è la più difficile, ma anche la più bella: permette al libraio di fare quello che sa fare meglio, e cioè osservare chi ha davanti, ascoltare, cercare di indovinare.

Certo, più indizi dai, più sarà facile trovare il libro giusto per te.
Ma anche quando non ne dai, può accadere il miracolo: il libraio o la libraia azzeccano la storia che nemmeno tu sapevi di cercare.

Libraio che interagisce con una cliente da dietro il bancone. Entrambi si sorridono con simpatia (illustrazione)

Una relazione che si costruisce

C’è chi entra in libreria sapendo già cosa vuole, chi esplora senza meta, chi legge tanto e chi ancora poco. C’è chi chiede un consiglio e chi preferisce restare in silenzio, per poi uscire con il titolo che cercava sottobraccio.

Ogni lettore ha il suo modo di abitare la libreria.
E ogni volta che varchi quella soglia, qualcosa lo sai: non sei solo un cliente, sei già parte della storia.

tre ragazze all'interno di una libreria che commentano tra loro i libri aperti che hanno in mano (illustrazione)

Questo è il terzo articolo della rubrica Voci di libreria, nata per raccontare con tono lieve e vero il mestiere di chi vive tra scaffali, lettori e copertine.
Se vuoi leggere anche i primi due: 📚Librai o Supereroi?; 📚Nelle vene dei librai scorre inchiostro

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